Guardiagrele-Santa-Maria-Maggiore

Guardiagrele, la storia medievale ricostruita da Taraborrelli

Riscoprire la storia di Guardiagrele e di tutto il suo comprensorio, attraverso un’attenta rilettura delle vicende medioevali della zona, troppo spesso ricostruite in maniera “campanilistica” negli ultimi tre secoli. Questo l’intento di Lucio Taraborrelli, presidente della locale sezione dell’Archeoclub, che dopo tredici anni di scrupolosi studi ha dato alle stampe il suo “In terra nostra Guardiegrelis. Guardiagrele e il suo circondario nel Medioevo: nuovi documenti e nuove prospettive”, testo che vuole ricostruire, appunto, la storia del territorio pedemontano della Maiella nordorientale e in particolare quello compreso tra i comuni di Pennapiedimonte, Rapino, Pretoro e Roccamontepiano.

La pubblicazione, arricchita da 32 tavole a colori fuori testo, 4 tavole pieghevoli di ricostruzioni storico-architettoniche e 1 cartina del territorio, di grande formato a colori, è il frutto di un lungo lavoro di consultazione di testi antichi scovati in diversi archivi italiani, tra cui l’Archivio della Curia e l’Archivio di Stato di Chieti, l’Archivio Capitolino di Roma, la Biblioteca Vaticana, l’Archivio dell’Abbazia di Montecassino e l’Archivio generale dei Francescani di Roma. Pergamene, manoscritti e fonti inedite cha a detta dello stesso Lucio Taraborrelli hanno consentito di “riscrivere la storia del nostro bellissimo territorio, sfrondandola da molte delle leggende che, fino ad oggi, erano state narrate dagli storici locali”.

Il libro è stato presentato dall’emerito professore Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, nell’agosto scorso proprio a Guardiagrele e il 5 dicembre 2015 ha ricevuto il lusinghiero riconoscimento del terzo premio alla XXXIII Edizione del prestigioso Premio Firenze di letteratura e arti visive con la seguente motivazione:

La ricerca storica di Lucio Taraborrelli si fa particolarmente apprezzare per il rigore scientifico e per l’accurata, intelligente sicurezza dell’analisi critica e dell’esposizione. Dotata di un ampio, interessante, intelligentemente scelto corredo documentario – in particolare di utilissime piante geografiche – costituisce un importante contributo alla conoscenza di quella terra d’Abruzzo, illuminato anche da un eloquente complesso di coerenti e convincenti immagini fotografiche.

Il libro, interamente autoprodotto e finanziato dall’autore è stato stampato presso la Tipolitografia SIGRAF di Pescara.

 

 

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Gianluca Salustri

Gianluca Salustri

Abruzzese forte e gentile. Redattore e curatore di contenuti con penna e tastiera. Dal 2006 nel mondo dell'editoria e della comunicazione. Il profilo completo lo trovi in bio.
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